Come si costruisce e si rafforza la relazione tra medico e paziente, presupposto essenziale per la riuscita di qualsiasi percorso terapeutico? Ogni mese proviamo a rispondere, proponendovi pensieri scritti da medici e professionisti sanitari che, in chiave di medicina narrativa, ci raccontano come sono riusciti a comunicare e a stabilire una relazione efficace con i pazienti.
Questo è il racconto di Flavia Cardinali, Osteopata che in questa puntata ci parla di quanto sia fondamentale la collaborazione e la relazione tra professionisti sanitari per il bene dei pazienti.

Oggi nel mio studio ho avuto l’opportunità di poter trattare una neonata di due settimane e di poter far capire l’importanza del trattamento osteopatico in fase neonatale e pediatrica.
Dopo i miei studi di osteopatia mi sono appassionata tantissimo all’osteopatia pediatrica e a sensibilizzare il più possibile le persone e i medici su questo argomento.
Spesso le persone associano l’osteopatia a tecniche strutturali; ma come ho già spiegato in un altro articolo, ci sono tantissime tecniche diverse da poter usare in base al paziente e al tipo di problema.
E’ importantissimo lavorare sulle donne in gravidanza per potergli permettere un periodo più “facile” e senza dolori, ma soprattutto per preparare il corpo al parto; ma è altresì importante eseguire un trattamento osteopatico nel bambino appena nato per poter modificare quelle che sono state le complicazioni del parto, per poterlo aiutare nei primi mesi a risolvere gli eventuali problemi di sonno, coliche, reflusso, ecc.. Ma soprattutto per poterlo far crescere nel migliore dei modi e fargli fare tutte le tappe evolutive.
La mia paziente mi ha portato per la prima volta sua figlia, dopo averla seguita per tutta la gravidanza e averle spiegato l’importanza del trattamento osteopatico. E’ venuta da me poiché è nata con parto naturale e in questi casi è importantissimo fare un controllo il prima possibile per valutare eventuali asimmetrie craniali.
Ho eseguito dei trattamenti cranio-sacrali, viscerali e l’ho trattata soprattutto per problemi di suzione: da quando è nata non è mai riuscita ad attaccare correttamente al seno della mamma; infatti facendole i vari test ho scoperto che aveva il frenulo corto. Le ho consigliato di rivolgersi il prima possibile alla loro pediatra per poter valutare insieme a lei il problema.
Dopo qualche giorno mi ha contattato la pediatra che ha confermato la problematica del frenulo corto. Mi ha ringraziato per la valutazione osteopatica e da allora abbiamo iniziato una collaborazione.
E’ sempre consigliabile la collaborazione con altre figure mediche per poter trovare la soluzione migliore per il paziente.