Più che medicine, servono relazioni. Oggi il tempo non basta più e qualche medico, per far prima, prescrive medicine anziché ulteriori controlli, facendo perdere tempo al paziente stesso che va avanti con farmaci che leniscono, ma non curano.
Ogni mese proviamo a rispondere, proponendovi riflessioni scritte da medici e professionisti sanitari che, in chiave di medicina narrativa, ci raccontano come sono riusciti a comunicare e a stabilire una relazione efficace con i pazienti.
Questo è il racconto di Flavia Cardinali, Osteopata che in questa puntata ci parla dell’importanza del lavoro di squadra per curare il paziente. quanto sia fondamentale ascoltare il paziente per capire il suo vero problema di salute. Quanto sia importante ritrovare il tempo per l’ascolto.

In questi giorni ho avuto l’opportunità di verificare ancora una volta di quanto sia importante lavorare in collaborazione con altre figure mediche e soprattutto di prestare la massima attenzione alla storia del paziente e fare un’accurata anamnesi.
Qualche giorno fa presso il mio studio ho incontrato e visitato un nuovo paziente che veniva da me per una problematica di sciatalgia acuta ormai presente da qualche mese.
Abbiamo iniziato a parlare e gli ho chiesto di descrivermi il dolore, dove era focalizzato, da quanto tempo lo sentiva, ecc..
Il paziente ha raccontato inoltre che aveva preso farmaci e antinfiammatori di ogni tipo senza alcun risultato.
Durante la nostra anamnesi gli ho chiesto, tra le altre cose, se avesse fatto degli esami strumentali recenti e se fosse uscita fuori qualche problematica di ernia, protrusione, ecc..
Il paziente mi ha spiegato che nessuno gli aveva consigliato di effettuare controlli ma di prendere solo medicinali.
È molto importante invece, andare a comprendere a fondo da dove proviene il dolore e fare tutte le verifiche necessarie per escludere le differenti patologie e far sì che si possa trattare il paziente senza controindicazioni.
Proprio per questo motivo, ho mandato il mio paziente a farsi prescrivere gli esami dal suo medico base, senza aver fatto alcuna manipolazione.
Gli ho consigliato inoltre di portare le risposte degli esami all’ortopedico così da avere un quadro ancora più chiaro.
La sua risonanza magnetica ha mostrato una grave ernia a livello lombare tanto da doversi sottoporre ad un intervento chirurgico immediatamente.
Credo che sia importante per la salute del paziente lavorare in maniera schietta e affiancarsi a professionisti così da poter trovare la soluzione migliore per la cura e per poter creare un rapporto di fiducia con lo stesso.