È un’infiammazione cronica che può colpire in linea di massima tutto il canale alimentare, dalla bocca all’ano, ma che si localizza prevalentemente nell’ultima parte dell’intestino tenue (ileo) e/o in qualunque parte del colon. La zona intestinale colpita si presenta infiammata e ulcerata, con lesioni che interessano la parete intestinale.
Può esordire anche nella forma perianale, ossia con fistole e ascessi nella regione anale e/o vaginale. Si manifesta solitamente in età giovanile ma può colpire fin da bambini. Il 20% dei casi esordisce, infatti, entro i 20 anni. In Italia sono circa 100.000 le persone che ne sono affette e di queste circa 3.000 hanno meno di 18 anni.
Il suo nome si deve a un articolo del 1932, pubblicato su JAMA, che descrive per la prima volta la malattia. Gli autori erano Burrill B. Crohn, Leon Ginzburg e Gordon Oppenheimer, tre medici del Mount Sinai Hospital di New York. Il nome Crohn fu usato per la prima volta l’anno successivo, in un editoriale della rivista Lancet. Da allora è rimasto a identificare la malattia.
Quali sono le cause del morbo di Crohn?
Le cause sono ancora ignote, quindi la terapia è solo sintomatica, cioè a base di farmaci che controllano l’infiammazione. Recenti studi ipotizzano un’attivazione sproporzionata e protratta nel tempo del sistema immunitario. In seguito a uno stimolo esterno o interno (come un agente patogeno, ad esempio), si attiva un’infiammazione cronica al posto di una infiammazione acuta ma transitoria. Alla base, quindi, ci sarebbe una disfunzione del sistema immunitario.
Quali sono i sintomi del morbo di Crohn?
La sintomatologia può ovviamente diversificarsi in base alle persone, tuttavia ci sono alcuni sintomi tipici e predominanti, tra cui dolori addominali, associati a diarrea e febbricola (37-38°). I dolori si localizzano prevalentemente in basso a destra (sede del cieco e dell’ultima ansa ileale, le parti più frequentemente colpite). A volte, c’è sangue visibile nelle feci, sofferenza alle articolazioni, calo dell’appetito o dimagrimento o problemi cutanei. Altri segni della malattia possono essere le fistole e gli ascessi perianali che si possono manifestare con un orifizio infiammato e dolente o con una piccola massa locale arrossata, piuttosto dolorosa, e febbre.
Cura e trattamento
Nelle fasi acute con dolore addominale e diarrea importante, è solitamente prescritto il cortisone a dosi piuttosto elevate e per alcune settimane. Sempre che non sia indicato un intervento chirurgico. Se gli attacchi di diarrea sono ripetuti ed è necessario ricorrere troppo spesso al cortisone (oppure in caso di mancata risposta al farmaco), si prevede il più delle volte a una terapia di fondo con gli immunosoppressori. Sono farmaci che tuttavia possono causare intolleranza (con nausea e senso di malessere generale) e necessitano di controlli programmati.
Il cortisone, del resto, non può essere assunto in modo continuativo, poiché è responsabile di importanti effetti collaterali a lungo termine (ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi, ecc.).
La vera novità nella cura del morbo di Crohn sono i farmaci biologici. Già da diversi anni in Italia è disponibile l’infliximab. Si tratta di un anticorpo monoclonale diretto contro la citochina TNFα, prodotta principalmente dai macrofagi (un tipo di cellula infiammatoria) e uno dei principali mediatori dell’infiammazione in questa malattia. Fa parte della famiglia dei farmaci detti “biologici” poiché il loro sviluppo e utilizzo si basa su una profonda conoscenza della biologia della malattia.
In Italia sono sempre più numerosi di centri di eccellenza per la cura del Crohn, soprattutto universitari. Esiste un sito unico nel panorama delle malattie gastrointestinali: GIpoint. Nasce per informare, affiancare e sostenere nella vita di tutti i giorni chi soffre di queste malattie. È un progetto patrocinato dal Gruppo Italiano per lo studio delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IG-IBD), AMICI Onlus (Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino) e Associazione Un filo per la vita Onlus. Inoltre, il morbo di Crohn rientra nelle malattie riconosciute per l’invalidità civile.
Qui puoi leggere la storia di Nicoletta, che convive con questa malattia.
- Associazione malattie infiammatorie croniche dell’intestino, La malattia di Crohn.
- OMAR (Osservatorio Malattie Rare), Patologie gastrointestinali croniche, online il portale “GI-point.it”.