La sindrome di Behçet è una patologia rara che ha sintomi poco specifici e che non è facile da diagnosticare.
La possiamo definire vasculite cronica multisistemica recidivante, con infiammazione delle mucose.
Sui libri di sicuro trovate questa descrizione.
Se però chiedete a chi la vive ogni giorno, non è solo questo.
Una malattia non è solo l’insieme dei suoi sintomi, è una condizione che si abbatte sull’individuo e ne stravolge il fisico, la mente e l’anima. Il primo è quello che ne esce con le ossa più rotte, la seconda è quella che combatte anche per il primo, la terza fa sintesi delle prime due e decide come reagire.
Perché una patologia si manifesta in modi diversi e impatta in modo diverso, anche secondo come il soggetto reagisce. In questa live vi raccontiamo la storia di Katia Bovani, editor, scrittrice e giurista con sindrome di Behçet: ci racconta la sua relazione con la malattia e il percorso di cura che sta portando avanti con la dottoressa Rosaria Talarico dell’ospedale Behçet Clinic di Pisa.
È proprio grazie a questa relazione che Katia sta riprendendo in mano la sua vita e di questa esperienza ne sta traendo grande forza. La relazione di cura è parte portante della terapia e della riabilitazione. E quando funziona, il cammino diventa più fluido, maneggevole, leggero, sostenibile.
La malattia non ci definisce.
È come reagiamo ad essa a definire la nostra individualità e il nostro percorso di cura.