Perché PERSONE, OLTRE LA MALATTIA?
È un titolo forte per una testata.
È un titolo forte per qualsiasi cosa.
Ma contiene anche la visione e la missione di questa testata giornalistica: raccontare il mondo che c’è dietro, davanti, di lato a chi convive con una malattia, un disturbo, una condizione e qualsiasi altro fattore che non permette di condurre una vita in salute.
La nostra visione
La visione che abbiamo è quella della persona che convive con la malattia…e con altre mille cose: famiglia, lavoro, vita, socialità, sessualità.
La persona non è la sua malattia, che è solo una delle sue caratteristiche. Ma oggi le persone malate sono ancora considerate come “malattie vaganti”, si vede prima il morbo e poi, forse, la persona. Si tende a medicalizzare tutto, senza tenere in dovuto conto che ogni individuo manifesta la malattia ( e reagisce alle cure) in modo diverso.
Senza tenere conto della storia del paziente, non solo del suo “quadro clinico”.
Crediamo invece che è solo tenendo conto della persona nella sua totalità che possiamo prendercene cura nel modo più corretto: comunicazione, relazione, medicina narrativa, ascolto attivo, sono tutti elementi fondanti del tempo di cura che possono essere determinanti nella diagnosi, nel trattamento e nel risultato delle cure, al pari di un farmaco o di qualsiasi altra terapia.
La nostra missione
La persona con una malattia viene vista come “malattia vagante” non solo in ambito sanitario, ma in tutta la società: nel contesto famigliare, in quello lavorativo, quello scolastico, quello affettivo. La malattia inficia l’inserimento sociale, lo limita, perché ancora oggi viene vista come qualcosa che può solo ostacolare l’individuo, penalizzarlo, rendendolo meno produttivo, meno performante a scuola, meno in tutto.
Non è così. Ogni persona con una malattia ha i suoi limiti, ma ha anche un grande potenziale che non riesce a esprimere perché la società vede solo i limiti, e gli o le sbarra la strada.
PERSONE, OLTRE LA MALATTIA nasce come figlia di MEDORA Magazine, il portale che per primo ha parlato di questi temi e che oggi è diventato portale dedicato alla comunicazione, al giornalismo e alla divulgazione in ambito medico. Molti temi trattati su MEDORA li ritroverete anche su PERSONE, che rappresenta un’ulteriore evoluzione con un taglio ancora più giornalistico, per dare più voce a chi non ne ha:
- dare un palcoscenico a chi vive nell’ombra
- coinvolgere le istituzioni in modo proattivo per dare risposta alle esigenze dei pazienti,
- fornire informazioni utili a chi cerca una diagnosi, una cura, a chi non sa come muoversi dopo aver scoperto la malattia
Non diamo consigli medici, ma diamo le informazioni giuste per trovarli, per capire a chi rivolgersi, a chi chiedere aiuto e come chiederlo.
Parliamo di chi è andato oltre la malattia, perché l’ha sconfitta o l’ha cronicizzata, e vorrebbe riprendere in mano la propria vita senza dover chiedere il permesso o sentirsi in colpa per questo.
Approfondiamo tutti i temi legati alle difficoltà (ma anche ai successo) dei pazienti e delle pazienti che vogliono poter andare a a scuola o a lavoro senza sentire il peso della malattia.
In buona sostanza, vogliamo fornire informazioni per aiutare tutti, dai pazienti, ai caregiver, passando per gli stessi professionisti sanitari, datori di lavoro, insegnanti, rappresentanti delle istituzioni e decisori politici, a compiere le scelte più giuste per prendersi cura della propria salute, di quella degli altri e consentire a tutti di vivere una vita piena.
Ti piacerebbe raccontarci la tua storia di paziente o professionista sanitario? Scrivi a redazione@personemagazine.it.
“Tutti vedono la forza del fiume in piena, nessuno vede la violenza degli argini che lo costringono.”
Bertolt Brecht
